mercoledì 20 gennaio 2016

Istanbul, la megalopoli che non delude mai...

...pochi giorni fa, navigando nell'infinito mare del web, ho avuto la fortuna di incontrarmi con Daniele, un ragazzo originario della Sardegna, il quale grazie ad un progetto Erasmus ha avuto la fortuna di vivere nella città di Istanbul, una megalopoli che ha veramente lasciato un segno nel suo cuore e nella sua anima, tanto che ha deciso di dedicare parte del suo tempo ad una pagina Facebook dal titolo "Visit Istanbul". Personalmente, dovendo pensare a dove organizzare un week-end, i miei pensieri cadono sempre su città come Parigi, Londra, Berlino, forse Stoccolma, ma dopo aver letto l'intervista organizzata per la nostra rubrica "mettiamoci la faccia" di giungla-moderna, sono sicuro che anche voi come me, penserete a Istanbul come una ottima opportunità. Mi sono innamorato dalle sue parole, figurarsi a respirarne l'atmosfera...

-Ci racconti un pò di te? chi sei, cosa fai...?


Mi chiamo Daniele Demurtas. Sono originario della Sardegna, ho 27 anni e mi sono laureato in “Scienze Politiche e Relazioni Internazionali” all’Università di Cagliari. Durante gli anni universitari ho avuto la possibilità di svolgere un’ esperienza di studio e di vita ad Istanbul. E’ stata un’esperienza forte, quando posso torno e l’idea di creare una pagina Facebook su questa città è stata una naturale conseguenza.


-Da quanto tempo gestisci una pagina Facebook?


Ho fondato la pagina “Visit Istanbul” lo scorso ottobre, poco dopo il mio ultimo viaggio nella città.


-Non mi sembra di aver visto sponsor, quindi lo fai per amore della tua città o...?


Per il momento solo per l’amore che provo per la città, anche se una delle idee per il futuro è quella di coinvolgere degli sponsor sia italiani (per farsi conoscere nel prospero mercato turco) sia turchi (per farsi conoscere dal turista che scopre Istanbul per la prima volta). I contenuti della pagina però saranno sempre storico-culturali e culinari quindi l’amore per la città sarà sempre il motore di tutto.


-Proprio oggi hai pubblicato una frase che afferma che Istanbul è una delle città più caotiche al mondo, ma al tempo stesso puoi trovare pace e silenzio. Tu quale aspetto preferisci?


Dipende dal momento e dallo stato d’animo. Una delle cose che amo di più di Istanbul è l’armonia degli opposti. La cultura occidentale che incontra quella medio-orientale, l’Europa che incontra l’Asia, il caos che incontra la pace. Si può scegliere quello che si preferisce fare in base al momento. Per farLe capire meglio le racconto un aneddoto. Durante la mia esperienza Erasmus nel 2013 c’è stata la nota rivolta urbana al Gezi Park, il parco adiacente all’importante piazza Taksim. Nei giorni più caldi, spinto dalla curiosità, ero presente anche io. Vigeva il caos più totale: bus bruciati che venivano usati come barricate contro la polizia, tutti con le maschere per non respirare il fumo dei lacrimogeni, strade vicine alla piazza completamente distrutte, vetrine ridotte in mille pezzi. Sembrava il teatro di una vera e propria guerra. Ma nei momenti in cui in piazza Taksim  e in poche altre zone regnava il caos, negli altri quartieri, ovvero in quasi tutta la città, ti potevi gustare pacificamente un te o un caffè. In silenzio e magari osservando il Bosforo o il Corno d’Oro.


-Come tutte le grandi città, anche Istanbul avrà dei difetti, ma tu con una tastiera ed un monitor mostri solamente la magia di questa metropoli, non sarebbe interessante sfruttare questo canale digitale per informare anche dei "pericoli"?


Penso che la magia della metropoli sia talmente più abbondante rispetto ai pericoli che per il momento non c’è stato spazio. Poi bisogna cercare di capire a quali “pericoli” ci riferiamo. Istanbul è la principale città turca, una delle più grandi metropoli del mondo sia come numero di abitanti che come superficie. La Turchia ha un ruolo influente e talvolta ambiguo nell’aerea medio-orientale. Si trova in una posizione strategica. Sarebbe dunque banale dire che non ci siano pericoli, specialmente in questo periodo di attacchi terroristici e crisi siriana. Ma da questo punto di vista, possiamo stare al sicuro nelle più importanti città europee? Non credo. Se parliamo invece di “pericoli” dovuti alla delinquenza e alla criminalità le posso affermare che non ho mai avuto alcun tipo di problema, a differenza di Milano o Roma. C’è sempre talmente tanta gente in giro che è difficile incontrare dei pericoli. Gli unici problemi che possono nascere sono quando ci sono delle manifestazioni di piazza e quindi consiglio sempre, a chi va per la prima volta, di non essere troppo curioso e di evitarle.


-Ci daresti un'idea, un'opinione non giornalistica del Presidente Erdogan?  


Non sono un suo sostenitore ma nemmeno il suo più acerrimo detrattore.
La storia politica della Repubblica turca è stata sempre molto complessa per via di molti fattori interni che non sto qui ad elencare. Un personaggio controverso come Erdoğan si posiziona quindi in un panorama generale complicato. Sotto alcuni aspetti ha fatto fare molti passi avanti al paese, sotto altri molti indietro. Con lui, ad esempio, si sono moltiplicati i mezzi d’informazione, dai giornali alle TV, ma, allo stesso tempo, sono aumentati anche i giornalisti in carcere. Ci sono quindi dei miglioramenti da fare, se vediamo la democrazia secondo i canoni occidentali.


-Una cosa assolutamente da vedere, da assaggiare e un emozione da non perdere?


Una cosa assolutamente da vedere, sarò banale, è piazza Sultanahmet, con Hagia Sophia da una parte e la Moschea Blu dall’altra (https://www.facebook.com/1713897822165542/photos/pb.

1713897822165542.-2207520000.1453161270./1717544245134233/?type=3&theater).
Da assaggiare l’Hünkar Beğendi che significa letteralmente “Delizia del sultano”. E’ composto da carne d’agnello su un letto di purea di melanzane (http://www.facebook.com/1713897822165542/photos/pb.1713897822165542.-2207520000.1453160681./1732073670347957/?type=3&theater).
Un emozione da non perdere è il tramonto di Üsküdar, quartiere asiatico da cui si può ammirare il sole che si nasconde tra i punti più conosciuti dell’Istanbul europea (https://www.facebook.com/1713897822165542/photos/pb.1713897822165542.-2207520000.1453161281./1715590085329649/?type=3&theater)


-Qual è lo scopo finale del tuo blog dedicato a questa magnifica città?


Lo scopo finale non l’ho ancora chiaro. Al momento penso principalmente al presente, a promuovere la pagina attraverso l’amore per la città. Per il futuro ho molte idee ma credo che saranno decisive le reazioni di chi segue la pagina.


-Come è il rapporto con i tuoi lettori, ti scrivono, ti criticano...rispondi personalmente?


Rispondo personalmente e ultimamente il rapporto si sta intensificando. C’è da parte del lettore curiosità nel sapere chi c’è dietro la pagina. I messaggi sono poi di congratulazioni o di richiesta d’informazioni per poter visitare la città (da quelle burocratiche, come quelle riguardanti i visti, a delle vere e proprie richieste di visite guidate). Al momento non sono mai stati fatti dei commenti negativi.


-Se fosse una partita di calcio, ci fai un pronostico tra Roma-Istanbul, chi vince e perchè?


Se fosse una partita di calcio sarebbe probabilmente la finale di un Campionato del Mondo e si deciderebbe sicuramente ai calci di rigore. Penso sia impossibile scegliere quale sia la più bella, quella che “gioca meglio”. E’ sicuramente una sfida alla pari. Bisogna entrare nel campo delle scelte soggettive per determinare una vincitrice.
Io amo molto Roma, dai suoi monumenti “mozzafiato” alle sue viuzze caratteristiche, penso inoltre che il patrimonio artistico della nostra capitale sia unico nel mondo. Ma credo però che il fascino di Istanbul sia ineguagliabile. La sua cultura, i suoi tramonti, la posizione tra due continenti e la presenza di tre diversi mari danno ad Istanbul un’unicità che per i miei gusti personali la fanno prevalere. D'altronde anche Napoleone diceva: “Se il mondo fosse un unico stato, Costantinopoli sarebbe la sua capitale”.



-Quanto tempo impieghi per la tua pagina Facebook? Hai anche un sito?


Poche ore al giorno, dipende dagli altri impegni. Al momento non c’è un sito però se ci saranno dei risvolti positivi sarà fatto in futuro.


-Hai un sogno, un desiderio da dedicare ai lettori di Giungla-Moderna?


Non mi piace dedicare dei sogni altrimenti non si avverano ma se volete iniziare a seguire la pagina o se continuerete a farlo magari li scoprirete in futuro.
Voglio però dedicarvi una poesia che coi sogni ha qualcosa a vedere. E’ di Mehmet Akoyif Ers, poeta turco.


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