mercoledì 30 dicembre 2015

...e vai di robyshusi

Risultati immagini per robysushi...direi che dopo qualche giorno di riflessione sull'importanza di mangiare bene e in modo salutare con i consigli della nostra amica Dott.ssa Biologa Nutrizionista Angela Bianco, ecco la sua pagina: http://www.facebook.com/biancoangelabiologanutrizionista, possiamo passare senza timore alcuno a conoscere un'altra splendida, simpaticissima e bravissima chef capace di dispensare consigli di cucina senza uguali. 
Lei è: www.robysushi.com
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Risultati immagini per robysushi30 anni, ingegnere gestionale aspirante chef, che almeno per il momento si diverte ad inventare, realizzare e pubblicare le sue ricette….insomma, diciamo che per adesso è più di una food blogger! :-)
Il suo percorso formativo è ben lontano dagli odori e dai sapori della cucina…..maturità scientifico linguistica seguita da una laurea magistrale in ingegneria gestionale! Quindi, "cosa c’entra un blog di cucina?"
Risposta semplice, si chiama PASSIONE. Accostamenti azzardati da cucinare con poche cose trovate nel frigo, sono il suo forte. Uno dei suoi motti "Cucinare è sperimentazione, innovazione, dedizione, precisione, attenzione e applicazione… ma sopratutto, è amore". 
Risultati immagini per robysushiRisultati immagini per robysushiQuesta  voglia di sperimentare e saggiare  ciò che è nuovo e insolito è la qualità che sta alla base di Robysushi, appassionata viaggiatrice ed un amante della moda con la costante necessità di cambiare, di essere in movimento  e di essere circondata dalla novità, e tutto questo lo potrete respirare, annusare, assaggiare nel suo coloratissimo e golosissimo blog: www.robysushi.com

lunedì 28 dicembre 2015

giuro, da domani dieta, ma...


...non so voi, ma ogni anno dopo le feste di Natale provo un gran senso di colpa nei confronti del mio intestino, per il mio corpo in generale. Già, mi avvicino al periodo natalizio sempre con la scusa che il Natale arriva una volta all'anno trovando in questo una buona scusa per mangiare senza rimorsi, ma poi, inesorabilmente tutto arriva e con gli interessi. Così, navigando tra la rete infinita, quando ho trovato la pagina facebook di Angela, biologa nutrizionista, non ho perso tempo e l'ho invitata a "metterci la faccia" su Giungla Moderna per parlare di alimentazione e ricevere qualche buon consiglio. Giusto per placare, almeno in parte i sensi di colpa, con la speranza che almeno il mio fegato possa apprezzare lo sforzo...


- Ci racconti un po’ di te, chi sei, cosa fai nella vita di tutti i giorni?

Mi chiamo Bianco Angela, ho 29 anni e sono una biologa nutrizionista. Mi sono laureata in Biologia Applicata alla Ricerca Biomedica alla Sapienza di Roma. Dopo un master in nutrizione umana e un anno di frequenza volontaria nel dipartimento di dietetica preventiva e sorveglianza nutrizionale dell’ USL di Roma B ho intrapreso la libera professione, realizzando così il mio sogno da un punto di vista lavorativo, senza però credere di essere “arrivata”. Anzi. Sono continuamente alla ricerca di occasioni che possano in qualche modo ampliare le mie conoscenze e la mia professionalità e per questo motivo dedico volentieri molto del mio tempo libero a corsi e convegni sul tema dell'alimentazione. E’ proprio vero che nella vita non si smette mai di studiare.
Dopo aver vissuto nove anni a Roma, a maggio mi sono trasferita a Milano e attualmente collaboro come biologa nutrizionista con il centro psico-educativo Ic@ro, a Melegnano (MI).


- Quando e perché hai deciso di aprire un blog?



L’idea di un blog è nata pochi mesi fa, in un momento in cui mi sentivo confusa circa il mio futuro. Devo dire che scrivere e lavorare alla mia pagina personale mi ha aiutata a mettere ordine nei miei pensieri e a canalizzarli in qualcosa che per me è importante: il mio lavoro.

- Il tuo profilo digitale è un qualcosa in più per il tuo lavoro, oppure è una tua necessità di comunicare con le persone? o altro?

Il mio profilo digitale, nasce più dalla volontà di comunicare con le persone che per il mio lavoro in sé, sebbene i due aspetti siano strettamente collegati, parliamo pur sempre di sana alimentazione. Viviamo in un’epoca social e senza dubbio il modo più immediato e veloce di arrivare a quante più persone possibili è quello di diventare delle persone digitali. Potenzialmente con un click entri nel quotidiano di moltissime persone. Nasce dall’intenzione di dare ogni giorno degli spunti che riguardano il mondo della nutrizione e corretti stili di vita, con leggerezza, il che non vuol dire essere superficiali a riguardo ma dare delle informazioni utili senza risultare “pesante”. Alterno così, momenti di “educazione” alimentare a quelli in cui il cibo è visto come rimedio di bellezza passando a battute scherzose sulla dieta, video, ricette, ricerche scientifiche e articoli che parlano di nutrizione. L’intento è quello di variare il più possibile in modo tale da non annoiare chi mi segue.

- Se non sbaglio, in Italia come al solito le cose sono poche chiare, che differenza c'è tra biologo nutrizionista e dietista? Tu sei? 

Non ti sbagli infatti. E la questione è piuttosto dibattuta. C’è differenza comunque, sono intanto due percorsi universitari distinti. Per poter svolgere la professione di dietista è necessario conseguire una laurea triennale in dietistica. Il biologo nutrizionista invece, per poter svolgere la professione, deve aver conseguito la laurea di cinque anni (nuovo ordinamento 3+2) ed essere iscritto nella sez.A dell’Ordine Nazionale dei Biologi. Io sono una biologa nutrizionista.
Per chiarezza riporto la legislazione che sancisce la differenza tra le due professioni: “il biologo nutrizionista, è abilitato all’esercizio della professione ed iscritto all’Ordine Nazionale dei Biologi. L’iscrizione all’Ordine conferisce il titolo giuridico per svolgere la professione.
Il biologo può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio “benessere”, quale orientamento nutrizionale finalizzato al miglioramento delle stato di salute. In tale ambito può suggerire o consigliare integratori alimentari, stabilendone o indicandone anche le modalità di assunzione.
Il dietista, profilo professionale dell’area tecnico-sanitaria, individuato dal D.M. 14 settembre 1994, n. 744, ex art. 6, comma 3 del D.Lgs. 502/92, “svolge la sua attività professionale in strutture pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero professionale” e, in particolare, in collaborazione con il medico ai fini della formulazione delle diete su prescrizione medica.”
Il fatto preoccupante però, è che in Italia un po’ tutti parlano di diete e di alimentazione, senza tener conto che il professionista, biologo nutrizionista o dietista che sia, ha alle spalle un percorso universitario ben preciso e anni di studio, non si improvvisa nel dispensare consigli o diete senza avere delle basi solide.

- Spesso su Giungla-Moderna abbiamo parlato con chef, food blogger e di cibo in generale. Come ti poni rispetto a queste figure, le combatti, le affianchi o le appoggi (ovviamente parlando di cibo di qualità?)

Ben venga la collaborazione tra figure diverse, fermo restando che si parli di cibo di qualità. Io stessa sono alla continua ricerca di ricette nuove per evitare la monotonia a tavola, senza dubbio nemica della nostra salute. Mi piace sperimentare nuovi modi di portare in tavola il cibo, condividendoli poi con i miei clienti e con chi mi segue sulla mia pagina. Ma ovviamente non ho le competenze di uno chef o di un food blogger.  “Buon cibo” da un punto di vista nutrizionale senza dover rinunciare al gusto è la miglior ricetta per aumentare la compliance a una dieta, quindi perché no a una collaborazione tra le parti?


- Cosa si intende per cibo di qualità in una epoca come la nostra dove attraverso la tecnologia riusciamo in qualche modo ad indirizzare i consumi di un prodotto piuttosto che di un altro (vedi la pubblicità delle merendine)

Quello della qualità del cibo che mangiamo è un discorso molto ampio. Ogni giorno siamo bombardati da pubblicità di una miriade di prodotti alimentari, quindi diventa fondamentale saper leggere l’etichetta per poterci orientare con più consapevolezza verso le nostre scelte. Giusto per ricordarlo, è importante:
·         leggere con attenzione gli ingredienti, che devono essere indicati in ordine decrescente, quindi i primi ingredienti sono sempre quelli presenti in maggiori quantità, gli additivi invece sono segnati con un codice ed un numero che ne indica la categoria di appartenenza;
·         leggere la tabella nutrizionale che riporta la percentuale e/o peso di: carboidrati, grassi, proteine, Kcal o Kj;
·         verificare la presenza di eventuali sostanze allergizzanti, in quanto anche piccole quantità possono creare dei problemi alle persone affette da allergie alimentari.
·         leggere il nome della ditta produttrice, il paese di origine e se presente il marchio CEE. La qualità è garantita se il prodotto porta un marchio di denominazione protetta di origine europea: DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta), STG (Specialità Tradizionale Garantita);
·         rispettare la modalità di conservazione degli alimenti (freezer -20°C, frigorifero +4°C, temperatura ambiente circa 20°C, in luogo asciutto, al buio, lontano da fonti di calore e dall’esposizione diretta dei raggi solari).
Inoltre è fondamentale  osservare le misure igieniche nella fase di preparazione dei cibi; la nostra salute infatti, dipende anche dalla conservazione e dalla preparazione degli alimenti. Le “buone pratiche igieniche” sono semplici regole da seguire ogni giorno in casa che possono proteggere dalla contaminazione microbica e dalle malattie a trasmissione alimentare che questa può provocare.
Tornando per finire all’esempio delle merendine citato nella domanda, bisogna sempre tener presente che molte pubblicità sono “ingannevoli”, ad esempio, per menzionarne una, merendine con farina integrale che a leggere bene l’etichetta farina integrale in realtà non è. Il primo consiglio è dunque quello di leggere bene le etichette, sempre, il secondo invece è di dedicare, qualora fosse possibile, un po’ di tempo in cucina; per la prima colazione o la merenda dei nostri bimbi la differenza tra un dolce fatto in casa e le merendine industriali preconfezionate è abissale.

- Potremmo vivere solo di frutta, verdura e internet? Tu lo fai?

No, sono convinta che, come in ogni cosa, ci voglia equilibrio. Dedico molto tempo a internet, non posso negarlo, ma adoro la natura e fare delle lunghe passeggiate all’aria aperta, mi piace passare del tempo non solo dietro a uno schermo ma anche e soprattutto con i miei cari e i miei amici. Trovo che avere equilibrio sia fondamentale anche nell’alimentazione, personalmente non escludo nulla dalla mia dieta, adottando la filosofia “un poco ma tutto”, prestando attenzione alla qualità dei cibi che mangio. Non per questo però critico o combatto chi, per motivi etici o altro, sceglie altri modi di alimentarsi, in questi casi però non farebbe male chiedere di essere seguiti da uno specialista, per non incorrere in carenze nutrizionali e rischi per la salute. Le diete fai-da-te sono dannose per il nostro benessere.


- Quanto tempo dedichi alla tua pagina digitale?

Dedico molto tempo alla mia pagina, senza tuttavia rendermene conto. Mi piace trovare degli spunti sempre nuovi e interessanti da poter condividere e così passano le ore.

- Un po’ come tutti riceverai dei commenti positivi e altri negativi, come ti comporti, rispondi personalmente?

Rispondo personalmente ai commenti che mi vengono fatti.
Ovviamente quelli positivi fanno piacere e ci fanno sentire pienamente soddisfatti del nostro lavoro in generale, ma le critiche, se costruttive, sono ancora più utili. Per aggiustare il tiro, per migliorarci e per essere più vicini alle esigenze di chi ci segue. Il mio lavoro alla fine è per loro quindi posso solo trarre vantaggio dall’ascoltare i riscontri, favorevoli o meno che siano.
Per esperienza personale poi, sono state sempre le critiche da parte di chi mi conosce bene ad avermi fatto fare dei passi importanti in avanti; quindi le critiche o i commenti negativi non mi spaventano, anzi.

- Consiglieresti di aprire un blog ad un tuo potenziale collega?

Si, lo consiglierei. Trovo che sia un buon modo per essere più vicini ai nostri potenziali clienti/pazienti,  per trasmettere delle conoscenze in più sul vasto mondo dell’alimentazione, nel quale ci si può sentire spaesati, e per promuovere stili di vita attivi e sani, che prendano come fondamenti essenziali una corretta alimentazione e tanta tanta attività fisica.

- Quanto è cambiato il tuo lavoro con internet? 

E’ ancora presto per dirlo, la mia pagina è nata poco più di un mese fa.
Tramite internet vengo contattata spesso per avere dei consigli personali, ma ovviamente in quel caso mi limito a dire che se necessitano di un consulto possono prendere un appuntamento per una visita accurata, che non potrei mai dire o fare nulla senza averli visti di persona e senza sapere nulla di loro.
La mia pagina nasce con l’intenzione di dare per quanto possibile una sorta di educazione alimentare, con parole semplici e con concetti brevi cosicché arrivino in un colpo d’occhio a chi mi segue, non certo per dare diete online. Diffidate sempre da chi vi prescrive diete online, senza conoscervi, diete uguali per tutti. Noi non siamo tutti uguali, va da sé che la dieta deve essere personalizzata, cucita su di noi come un vestito che ci calza a pennello, deve tener conto della nostra “storia” personale e familiare.

- Potremmo parlare ancora di mille cose, bullismo digitale, anoressia, bulimia e tanti altri problemi, vuoi dire qualcosa agli utenti-lettori di Giungla-Moderna?


Paradossalmente oggigiorno abbiamo tanti amici virtuali ma ci capita molte volte di sentirci soli più che mai. Bullismo digitale, anoressia e bulimia sono sempre più spesso “i mali” degli adolescenti di oggi. Se si ha un problema, il mio consiglio è quello di non chiudersi in sé stessi e di avere il coraggio di chiedere aiuto, in primis ai genitori, agli amici in carne e ossa, agli insegnanti. E, se necessario, di rivolgersi sempre a specialisti in grado di ascoltarli e di aiutarli nel miglior modo possibile. Chi vive il problema tante volte però non riesce ad esserne pienamente consapevole, un ruolo fondamentale giocano in tal caso i genitori e gli insegnati, è loro compito, quindi,  quello di osservare i comportamenti ed eventuali cambiamenti che possono manifestarsi.  I dati che riguardano l’incidenza dei disturbi del comportamento alimentare, non solo tra i giovanissimi, sono sempre più allarmanti, colpa anche dei modelli di eccessiva magrezza che ci “vengono imposti” e del senso di inadeguatezza e solitudine sempre più manifesto nella società moderna. Ma voglio ribadirlo forte, con l’aiuto di un team multidisciplinare, guarire si può. L’approccio terapeutico pluridisciplinare con l’ausilio dello psicoterapeuta, del neuropsichiatra, del nutrizionista, e spesso di altre figure diverse da caso a caso, è attualmente consigliato per contrastare tali patologie. D’ausilio alle varie forme terapeutiche elencate si evidenzia spesso il ricorso ai gruppi di auto-mutuo-aiuto presenti attualmente anche all’interno di alcune strutture ospedaliere.

giovedì 17 dicembre 2015

Alessandra oppure Hailin, scegliete voi...

Le mie fotoNon so se nella vita vi sia capitato di trovare una persona come Alessandra...io ho avuto la fortuna di trovare la sua pagina Facebook ed è stato amore a prima vista. Già...la sua scrittura, la passione per i viaggi, la sua energia sembrano incontenibili e lo si percepisce subito quando parla del suo grande amore, che non è una persona, ma un Paese, la Cina. Così, dopo aver letto e seguito i suoi post, ho deciso di contattarla e chiederle di "metterci la faccia" nella nostra rubrica digitale. Come pensavo, la sua risposta non si è fatta attendere, dimostrando disponibilità e sensibilità. 
Ecco la sua intervista:
- Ciao Alessandra come va? Il tuo nome è Alessandra, ma nel tuo blog ti presenti anche come Hailin, ti va di spiegarci qualcosa?
Ciao! Sì, Hailin è il mio nome cinese. Quando iniziai a studiare questa lingua volevo avere un nome che mi avvicinasse di più a quella cultura, che mi facesse sentire, simbolicamente, parte del loro mondo. Non volevo un nome fatto “per assonanza” come molti dei nomi cinesi creati per gli stranieri. Così contattai una mia amica cinese e le chiesi di aiutarmi a sceglierne uno basandosi su ciò che lei conosceva della mia personalità. Scelse HAILIN, 海琳. Hai è il carattere che simboleggia il mare, un’immagine di libertà che lei ha associato alla mia immensa voglia di viaggiare. Lin è il carattere della giada, “la pietra dei re”, considerata di valore inestimabile. Sono molto legata a questo nome, ormai fa parte di me e di ciò che sono.

- Ci racconti un po’ di te, chi sei, cosa fai nella vita di tutti i giorni?
Sono una studentessa universitaria di 22 anni, prossima alla laurea (o almeno, spero!), che ce la mette tutta per risparmiare e partire ogni volta che se ne presenta l’occasione.
Studio lingue e culture dell’Asia e dell’Africa all’università di Torino da tre anni e mi sto preparando a passare sei mesi a Chongqing, in Cina, grazie ad una borsa di studio vinta tramite l’università e l’Istituto Confucio di Torino.

- Quando e perchè hai deciso di aprire un blog?
Quando sono tornata dalla Cina (e forse ancora adesso) non riuscivo a smettere parlare di quest’esperienza che mi ha aperto la mente e il cuore. E quando qualcosa ti resta dentro in modo così forte senti il bisogno di condividerla.
Avevo sempre rimandato perché, piena di esami all’università, non credevo di essere in grado di star dietro a tutto quanto. Poi un pomeriggio qualcosa è cambiato.
Ad un anno di distanza, mentre ero in biblioteca con la mia migliore amica e mi parlava del suo blog, mi ha convinta ad aprire il mio.
Ho iniziato prima con la pagina Facebook, in cui postavo una foto al giorno dei miei viaggi, raccontandola. Più andavo avanti e più mi accorgevo che con la buona volontà, ritagliare un po’ di tempo per qualcosa che mi faceva stare bene era fattibile.
Così, il 22 agosto 2015, scrissi il mio primo articolo sul blog.

- Il tuo profilo digitale è un qualcosa in più per il tuo lavoro per la tua vita, oppure è una tua necessità di comunicare con le persone? o altro?
Il mio profilo digitale è nato per condividere le mie più grandi passioni: il viaggio, la fotografia, la scrittura e la cultura orientale. Lo considero sicuramente qualcosa in più per la mia vita, un  modo per condividere le mie esperienze con altre persone che hanno i miei stessi interessi e allo stesso tempo cercare di trasmettere ai miei lettori la mia voglia di viaggiare e la passione con cui lo faccio.

 - Se non sbaglio, ho letto che ami la cultura Orientale, ma non trovi che le profonde radici della cultura Asiatica sia stata troppo velocemente abbandonata per una cultura più moderna simil-occidentale in questi ultimi anni?
Purtroppo (o per fortuna?) sì. Tuttavia ci sono molti luoghi in cui la Cina è rimasta più tradizionale e sono quelli che avrò modo di vedere nel 2016 tornandoci per sei mesi. Diciamo che la Cina è un misto di tradizione e modernità. Perfino nelle grandi città puoi trovare luoghi che vengono mantenuti in stile tradizionale, come mi disse una volta un mio carissimo amico sono “isole all’interno del panorama modernizzato”.
E’ anche vero che molte cose tradizionali (soprattutto nelle grandi città) vengono “ricostruite” appositamente per il turista.
In linea generale si può dire che le radici della cultura cinese vengono mantenute di pari passo con l’avanzamento della modernità.

- Quando decidi di partire per un viaggio, lo fai anche per scappare dalla quotidianità o sei semplicemente assetata di nuove avventure?
Quando decido di partire per un viaggio penso a tutto ciò che c’è da scoprire e tutto ciò che posso imparare dal posto in cui vado. In un certo senso quando viaggi fuggi dalla quotidianità, ma non è lo scopo principale della partenza. Se decido che devo prendermi una pausa e scappare dalla routine allora faccio una piccola gita al mare o in montagna, anche se in realtà ovunque io vada parto piena di entusiasmo per il brivido della scoperta e dell’avventura.

- Ti appoggi a sistemi digitali per organizzare i tuoi viaggi? Se si quali piattaforme usi più spesso?
Assolutamente sì. Per  quanto riguarda il volo, se la tratta lo consente, guardo subito Ryanair. Se la tratta non lo consente, come ad esempio per i voli intercontinentali, guardo inizialmente Skyscanner, ma dopo aver valutato il più economico, completo l’acquisto direttamente sul sito della compagnia aerea onde evitare qualsiasi problema derivante dai siti intermediari.
Per quanto riguarda la sistemazione per la notte, di solito vado a colpo sicuro con Booking.com, mi ci sono sempre trovata benissimo e quando ho avuto bisogno di chiarimenti mi hanno risposto immediatamente. Inoltre con Booking si ha la possibilità di utilizzare  le formule “PAGA DOPO” e “CANCELLAZIONE GRATUITA”, funzione da non sottovalutare.
Un altro sito su cui controllo spesso, e che ho avuto la possibilità di provare con un riscontro molto positivo durante il mio viaggio a Roma, è Airbnb. Su questo sito possono essere cercati sia appartamenti interi che camere singole o condivise. Queste stanze vengono messe a disposizione da altre persone (tu stesso puoi infatti scegliere di diventare un “host”).

- I tuoi viaggi sono con lo zaino in spalla oppure sei una che si organizza alcune comodità?
Sono una di quelle persone per cui l’importante è partire. Tutto dipende dal tipo di viaggio: quanti giorni, quanti spostamenti, il mezzo con cui viaggio e se la sistemazione sarà fissa o meno. Se so che starò via tre giorni o poco più riduco tutto al minimo indispensabile riuscendo a portare solo uno zainetto.
Se il viaggio è più lungo, mi organizzo, ma cerco sempre e comunque di portare il minimo indispensabile. C’è anche da dire che la questione di “comodità” è soggettiva. Ad esempio, l’unica comodità che cerco di portarmi dietro è il phon, ma se non c’è spazio lo lascio tranquillamente a casa.

- Hai anche un canale Youtube, mi sembra poco sfruttato, che non segui molto, mancanza di tempo, o...?
Decisamente mancanza di tempo. Purtroppo con l’università a tre esami dalla fine, la tesi da preparare e qualche lavoro qua e là, alla fine il mio tempo libero rasenta lo zero e spesso mi ritrovo a organizzare le mie giornate incastrando le cose al minuto. Il fatto di non poterci dedicare tutto il tempo che vorrei è una delle cose che mi ha sempre fatto rimandare l’apertura di blog, pagina e canale. Ma alla fine la voglia di avviarmi in questo “progetto” è stata più forte e ha vinto su tutto. Come ho scritto sul blog, spero di riuscire a tenere il passo con un video a settimana una volta in Cina.

- Aprire un blog, un vlog o altro vuol dire in qualche modo "metterci la faccia" come interagisci con i tuoi lettori? Come ti destreggi tra commenti positivi o negativi? Rispondi personalmente?
Al momento non ho ricevuto alcun commento negativo, ma bisogna anche tener conto del fatto che, sia la pagina che il blog e il canale, sono ancora “piccoli” e di conseguenza non c’è ancora moltissima interazione.
Ai commenti negativi, se sono critiche costruttive, darei comunque lo stesso valore che  do a quelli positivi perché anche le critiche e le opinioni differenti possono aiutare a crescere e migliorare.

- Economicamente parlando, vivi con il tuo blog? Se si ottimo, sei tra i pochi fortunati, ma se così non fosse, la mia domanda è: per il tuo futuro vorresti poter vivere di questo o hai altre sogni?
Purtroppo no, non sono tra i fortunati. Per il mio futuro ho tantissimi sogni, ma qualsiasi lavoro mi porti a viaggiare sarà la realizzazione più grande. Scrittrice, blogger, interprete per qualche azienda...Chi può dirlo?

- Consiglieresti ad un tuo potenziale collega di aprire un blog come lavoro?
Come lavoro non so. Se apri un blog prima della voglia di guadagnare dev’esserci tanta passione.
Risultati immagini per http://hailintravelog.blogspot.itSe apri un blog è perché fai ciò che ti piace. Spesso le soddisfazioni le puoi trovare nei commenti o nelle email. Per esempio, quando qualcuno mi scrive per chiedermi informazioni o un aiuto per la ricerca di qualche offerta per me è una soddisfazione incredibile.
Sono piccole cose che ti fanno capire che quello che fai è apprezzato e che i like che hai sulla pagina o il numero di visite del blog non sono solo numeri...Sono persone, persone che hanno deciso di seguirti e di spendere un po’ del loro tempo per te. Ecco, questi sono i motivi per cui consiglierei di aprire un blog.

uomo primitivo e la tecnologia: oltre 4milioni di iscritti...

...già si parla di economia 4.0, finanza 4.0, storie 4.0...ma voi sapete cosa vuol dire? Ci dicono che per avere successo sul web bisognere...