
Ecco la sua intervista:

Ciao! Sì, Hailin è il mio nome
cinese. Quando iniziai a studiare questa lingua volevo avere un nome che mi
avvicinasse di più a quella cultura, che mi facesse sentire, simbolicamente,
parte del loro mondo. Non volevo un nome fatto “per assonanza” come molti dei
nomi cinesi creati per gli stranieri. Così contattai una mia amica cinese e le
chiesi di aiutarmi a sceglierne uno basandosi su ciò che lei conosceva della
mia personalità. Scelse HAILIN, 海琳. Hai 海 è il
carattere che simboleggia il mare, un’immagine di libertà che lei ha associato
alla mia immensa voglia di viaggiare. Lin 琳 è il
carattere della giada, “la pietra dei re”, considerata di valore inestimabile.
Sono molto legata a questo nome, ormai fa parte di me e di ciò che sono.
- Ci racconti un po’ di te, chi sei,
cosa fai nella vita di tutti i giorni?
Sono una studentessa universitaria di
22 anni, prossima alla laurea (o almeno, spero!), che ce la mette tutta per
risparmiare e partire ogni volta che se ne presenta l’occasione.
Studio lingue e culture dell’Asia e
dell’Africa all’università di Torino da tre anni e mi sto preparando a passare
sei mesi a Chongqing, in Cina, grazie ad una borsa di studio vinta tramite
l’università e l’Istituto Confucio di Torino.
- Quando e perchè hai deciso di
aprire un blog?

Avevo sempre rimandato perché, piena
di esami all’università, non credevo di essere in grado di star dietro a tutto
quanto. Poi un pomeriggio qualcosa è cambiato.
Ad un anno di distanza, mentre ero in
biblioteca con la mia migliore amica e mi parlava del suo blog, mi ha convinta
ad aprire il mio.
Ho iniziato prima con la pagina
Facebook, in cui postavo una foto al giorno dei miei viaggi, raccontandola. Più
andavo avanti e più mi accorgevo che con la buona volontà, ritagliare un po’ di
tempo per qualcosa che mi faceva stare bene era fattibile.
Così, il 22 agosto 2015, scrissi il
mio primo articolo sul blog.
- Il tuo profilo digitale è un
qualcosa in più per il tuo lavoro per la tua vita, oppure è una tua necessità
di comunicare con le persone? o altro?
Il mio profilo digitale è nato per
condividere le mie più grandi passioni: il viaggio, la fotografia, la scrittura
e la cultura orientale. Lo considero sicuramente qualcosa in più per la mia
vita, un modo per condividere le mie
esperienze con altre persone che hanno i miei stessi interessi e allo stesso
tempo cercare di trasmettere ai miei lettori la mia voglia di viaggiare e la
passione con cui lo faccio.

Purtroppo (o per fortuna?) sì.
Tuttavia ci sono molti luoghi in cui la Cina è rimasta più tradizionale e sono
quelli che avrò modo di vedere nel 2016 tornandoci per sei mesi. Diciamo che la
Cina è un misto di tradizione e modernità. Perfino nelle grandi città puoi
trovare luoghi che vengono mantenuti in stile tradizionale, come mi disse una
volta un mio carissimo amico sono “isole all’interno del panorama modernizzato”.
E’ anche vero che molte cose
tradizionali (soprattutto nelle grandi città) vengono “ricostruite”
appositamente per il turista.
In linea generale si può dire che le
radici della cultura cinese vengono mantenute di pari passo con l’avanzamento
della modernità.
- Quando decidi di partire per un
viaggio, lo fai anche per scappare dalla quotidianità o sei semplicemente
assetata di nuove avventure?
Quando decido di partire per un
viaggio penso a tutto ciò che c’è da scoprire e tutto ciò che posso imparare
dal posto in cui vado. In un certo senso quando viaggi fuggi dalla quotidianità,
ma non è lo scopo principale della partenza. Se decido che devo prendermi una
pausa e scappare dalla routine allora faccio una piccola gita al mare o in
montagna, anche se in realtà ovunque io vada parto piena di entusiasmo per il
brivido della scoperta e dell’avventura.

Assolutamente sì. Per quanto riguarda il volo, se la tratta lo
consente, guardo subito Ryanair. Se la tratta non lo consente, come ad esempio
per i voli intercontinentali, guardo inizialmente Skyscanner, ma dopo aver
valutato il più economico, completo l’acquisto direttamente sul sito della
compagnia aerea onde evitare qualsiasi problema derivante dai siti
intermediari.
Per quanto riguarda la sistemazione
per la notte, di solito vado a colpo sicuro con Booking.com, mi ci sono sempre
trovata benissimo e quando ho avuto bisogno di chiarimenti mi hanno risposto
immediatamente. Inoltre con Booking si ha la possibilità di utilizzare le formule “PAGA DOPO” e “CANCELLAZIONE
GRATUITA”, funzione da non sottovalutare.
Un altro sito su cui controllo
spesso, e che ho avuto la possibilità di provare con un riscontro molto
positivo durante il mio viaggio a Roma, è Airbnb. Su questo sito possono essere
cercati sia appartamenti interi che camere singole o condivise. Queste stanze
vengono messe a disposizione da altre persone (tu stesso puoi infatti scegliere
di diventare un “host”).
Sono una di quelle persone per cui
l’importante è partire. Tutto dipende dal tipo di viaggio: quanti giorni,
quanti spostamenti, il mezzo con cui viaggio e se la sistemazione sarà fissa o
meno. Se so che starò via tre giorni o poco più riduco tutto al minimo
indispensabile riuscendo a portare solo uno zainetto.
Se il viaggio è più lungo, mi
organizzo, ma cerco sempre e comunque di portare il minimo indispensabile. C’è
anche da dire che la questione di “comodità” è soggettiva. Ad esempio, l’unica
comodità che cerco di portarmi dietro è il phon, ma se non c’è spazio lo lascio
tranquillamente a casa.
- Hai anche un canale Youtube, mi
sembra poco sfruttato, che non segui molto, mancanza di tempo, o...?
Decisamente mancanza di tempo.
Purtroppo con l’università a tre esami dalla fine, la tesi da preparare e
qualche lavoro qua e là, alla fine il mio tempo libero rasenta lo zero e spesso
mi ritrovo a organizzare le mie giornate incastrando le cose al minuto. Il
fatto di non poterci dedicare tutto il tempo che vorrei è una delle cose che mi
ha sempre fatto rimandare l’apertura di blog, pagina e canale. Ma alla fine la
voglia di avviarmi in questo “progetto” è stata più forte e ha vinto su tutto.
Come ho scritto sul blog, spero di riuscire a tenere il passo con un video a
settimana una volta in Cina.
- Aprire un blog, un vlog o altro
vuol dire in qualche modo "metterci la faccia" come interagisci con i
tuoi lettori? Come ti destreggi tra commenti positivi o negativi? Rispondi
personalmente?

Ai commenti negativi, se sono
critiche costruttive, darei comunque lo stesso valore che do a quelli positivi perché anche le critiche
e le opinioni differenti possono aiutare a crescere e migliorare.
- Economicamente parlando, vivi con
il tuo blog? Se si ottimo, sei tra i pochi fortunati, ma se così non fosse, la
mia domanda è: per il tuo futuro vorresti poter vivere di questo o hai altre
sogni?
Purtroppo no, non sono tra i
fortunati. Per il mio futuro ho tantissimi sogni, ma qualsiasi lavoro mi porti
a viaggiare sarà la realizzazione più grande. Scrittrice, blogger, interprete
per qualche azienda...Chi può dirlo?
- Consiglieresti ad un tuo potenziale
collega di aprire un blog come lavoro?
Come lavoro non so. Se apri un blog
prima della voglia di guadagnare dev’esserci tanta passione.
