giovedì 17 dicembre 2015

Alessandra oppure Hailin, scegliete voi...

Le mie fotoNon so se nella vita vi sia capitato di trovare una persona come Alessandra...io ho avuto la fortuna di trovare la sua pagina Facebook ed è stato amore a prima vista. Già...la sua scrittura, la passione per i viaggi, la sua energia sembrano incontenibili e lo si percepisce subito quando parla del suo grande amore, che non è una persona, ma un Paese, la Cina. Così, dopo aver letto e seguito i suoi post, ho deciso di contattarla e chiederle di "metterci la faccia" nella nostra rubrica digitale. Come pensavo, la sua risposta non si è fatta attendere, dimostrando disponibilità e sensibilità. 
Ecco la sua intervista:
- Ciao Alessandra come va? Il tuo nome è Alessandra, ma nel tuo blog ti presenti anche come Hailin, ti va di spiegarci qualcosa?
Ciao! Sì, Hailin è il mio nome cinese. Quando iniziai a studiare questa lingua volevo avere un nome che mi avvicinasse di più a quella cultura, che mi facesse sentire, simbolicamente, parte del loro mondo. Non volevo un nome fatto “per assonanza” come molti dei nomi cinesi creati per gli stranieri. Così contattai una mia amica cinese e le chiesi di aiutarmi a sceglierne uno basandosi su ciò che lei conosceva della mia personalità. Scelse HAILIN, 海琳. Hai è il carattere che simboleggia il mare, un’immagine di libertà che lei ha associato alla mia immensa voglia di viaggiare. Lin è il carattere della giada, “la pietra dei re”, considerata di valore inestimabile. Sono molto legata a questo nome, ormai fa parte di me e di ciò che sono.

- Ci racconti un po’ di te, chi sei, cosa fai nella vita di tutti i giorni?
Sono una studentessa universitaria di 22 anni, prossima alla laurea (o almeno, spero!), che ce la mette tutta per risparmiare e partire ogni volta che se ne presenta l’occasione.
Studio lingue e culture dell’Asia e dell’Africa all’università di Torino da tre anni e mi sto preparando a passare sei mesi a Chongqing, in Cina, grazie ad una borsa di studio vinta tramite l’università e l’Istituto Confucio di Torino.

- Quando e perchè hai deciso di aprire un blog?
Quando sono tornata dalla Cina (e forse ancora adesso) non riuscivo a smettere parlare di quest’esperienza che mi ha aperto la mente e il cuore. E quando qualcosa ti resta dentro in modo così forte senti il bisogno di condividerla.
Avevo sempre rimandato perché, piena di esami all’università, non credevo di essere in grado di star dietro a tutto quanto. Poi un pomeriggio qualcosa è cambiato.
Ad un anno di distanza, mentre ero in biblioteca con la mia migliore amica e mi parlava del suo blog, mi ha convinta ad aprire il mio.
Ho iniziato prima con la pagina Facebook, in cui postavo una foto al giorno dei miei viaggi, raccontandola. Più andavo avanti e più mi accorgevo che con la buona volontà, ritagliare un po’ di tempo per qualcosa che mi faceva stare bene era fattibile.
Così, il 22 agosto 2015, scrissi il mio primo articolo sul blog.

- Il tuo profilo digitale è un qualcosa in più per il tuo lavoro per la tua vita, oppure è una tua necessità di comunicare con le persone? o altro?
Il mio profilo digitale è nato per condividere le mie più grandi passioni: il viaggio, la fotografia, la scrittura e la cultura orientale. Lo considero sicuramente qualcosa in più per la mia vita, un  modo per condividere le mie esperienze con altre persone che hanno i miei stessi interessi e allo stesso tempo cercare di trasmettere ai miei lettori la mia voglia di viaggiare e la passione con cui lo faccio.

 - Se non sbaglio, ho letto che ami la cultura Orientale, ma non trovi che le profonde radici della cultura Asiatica sia stata troppo velocemente abbandonata per una cultura più moderna simil-occidentale in questi ultimi anni?
Purtroppo (o per fortuna?) sì. Tuttavia ci sono molti luoghi in cui la Cina è rimasta più tradizionale e sono quelli che avrò modo di vedere nel 2016 tornandoci per sei mesi. Diciamo che la Cina è un misto di tradizione e modernità. Perfino nelle grandi città puoi trovare luoghi che vengono mantenuti in stile tradizionale, come mi disse una volta un mio carissimo amico sono “isole all’interno del panorama modernizzato”.
E’ anche vero che molte cose tradizionali (soprattutto nelle grandi città) vengono “ricostruite” appositamente per il turista.
In linea generale si può dire che le radici della cultura cinese vengono mantenute di pari passo con l’avanzamento della modernità.

- Quando decidi di partire per un viaggio, lo fai anche per scappare dalla quotidianità o sei semplicemente assetata di nuove avventure?
Quando decido di partire per un viaggio penso a tutto ciò che c’è da scoprire e tutto ciò che posso imparare dal posto in cui vado. In un certo senso quando viaggi fuggi dalla quotidianità, ma non è lo scopo principale della partenza. Se decido che devo prendermi una pausa e scappare dalla routine allora faccio una piccola gita al mare o in montagna, anche se in realtà ovunque io vada parto piena di entusiasmo per il brivido della scoperta e dell’avventura.

- Ti appoggi a sistemi digitali per organizzare i tuoi viaggi? Se si quali piattaforme usi più spesso?
Assolutamente sì. Per  quanto riguarda il volo, se la tratta lo consente, guardo subito Ryanair. Se la tratta non lo consente, come ad esempio per i voli intercontinentali, guardo inizialmente Skyscanner, ma dopo aver valutato il più economico, completo l’acquisto direttamente sul sito della compagnia aerea onde evitare qualsiasi problema derivante dai siti intermediari.
Per quanto riguarda la sistemazione per la notte, di solito vado a colpo sicuro con Booking.com, mi ci sono sempre trovata benissimo e quando ho avuto bisogno di chiarimenti mi hanno risposto immediatamente. Inoltre con Booking si ha la possibilità di utilizzare  le formule “PAGA DOPO” e “CANCELLAZIONE GRATUITA”, funzione da non sottovalutare.
Un altro sito su cui controllo spesso, e che ho avuto la possibilità di provare con un riscontro molto positivo durante il mio viaggio a Roma, è Airbnb. Su questo sito possono essere cercati sia appartamenti interi che camere singole o condivise. Queste stanze vengono messe a disposizione da altre persone (tu stesso puoi infatti scegliere di diventare un “host”).

- I tuoi viaggi sono con lo zaino in spalla oppure sei una che si organizza alcune comodità?
Sono una di quelle persone per cui l’importante è partire. Tutto dipende dal tipo di viaggio: quanti giorni, quanti spostamenti, il mezzo con cui viaggio e se la sistemazione sarà fissa o meno. Se so che starò via tre giorni o poco più riduco tutto al minimo indispensabile riuscendo a portare solo uno zainetto.
Se il viaggio è più lungo, mi organizzo, ma cerco sempre e comunque di portare il minimo indispensabile. C’è anche da dire che la questione di “comodità” è soggettiva. Ad esempio, l’unica comodità che cerco di portarmi dietro è il phon, ma se non c’è spazio lo lascio tranquillamente a casa.

- Hai anche un canale Youtube, mi sembra poco sfruttato, che non segui molto, mancanza di tempo, o...?
Decisamente mancanza di tempo. Purtroppo con l’università a tre esami dalla fine, la tesi da preparare e qualche lavoro qua e là, alla fine il mio tempo libero rasenta lo zero e spesso mi ritrovo a organizzare le mie giornate incastrando le cose al minuto. Il fatto di non poterci dedicare tutto il tempo che vorrei è una delle cose che mi ha sempre fatto rimandare l’apertura di blog, pagina e canale. Ma alla fine la voglia di avviarmi in questo “progetto” è stata più forte e ha vinto su tutto. Come ho scritto sul blog, spero di riuscire a tenere il passo con un video a settimana una volta in Cina.

- Aprire un blog, un vlog o altro vuol dire in qualche modo "metterci la faccia" come interagisci con i tuoi lettori? Come ti destreggi tra commenti positivi o negativi? Rispondi personalmente?
Al momento non ho ricevuto alcun commento negativo, ma bisogna anche tener conto del fatto che, sia la pagina che il blog e il canale, sono ancora “piccoli” e di conseguenza non c’è ancora moltissima interazione.
Ai commenti negativi, se sono critiche costruttive, darei comunque lo stesso valore che  do a quelli positivi perché anche le critiche e le opinioni differenti possono aiutare a crescere e migliorare.

- Economicamente parlando, vivi con il tuo blog? Se si ottimo, sei tra i pochi fortunati, ma se così non fosse, la mia domanda è: per il tuo futuro vorresti poter vivere di questo o hai altre sogni?
Purtroppo no, non sono tra i fortunati. Per il mio futuro ho tantissimi sogni, ma qualsiasi lavoro mi porti a viaggiare sarà la realizzazione più grande. Scrittrice, blogger, interprete per qualche azienda...Chi può dirlo?

- Consiglieresti ad un tuo potenziale collega di aprire un blog come lavoro?
Come lavoro non so. Se apri un blog prima della voglia di guadagnare dev’esserci tanta passione.
Risultati immagini per http://hailintravelog.blogspot.itSe apri un blog è perché fai ciò che ti piace. Spesso le soddisfazioni le puoi trovare nei commenti o nelle email. Per esempio, quando qualcuno mi scrive per chiedermi informazioni o un aiuto per la ricerca di qualche offerta per me è una soddisfazione incredibile.
Sono piccole cose che ti fanno capire che quello che fai è apprezzato e che i like che hai sulla pagina o il numero di visite del blog non sono solo numeri...Sono persone, persone che hanno deciso di seguirti e di spendere un po’ del loro tempo per te. Ecco, questi sono i motivi per cui consiglierei di aprire un blog.

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