
- Ci racconti un po’ di te, chi sei,
cosa fai nella vita di tutti i giorni?
Mi chiamo Bianco Angela, ho 29 anni
e sono una biologa nutrizionista. Mi sono laureata in Biologia Applicata alla
Ricerca Biomedica alla Sapienza di Roma. Dopo un master in nutrizione umana e
un anno di frequenza volontaria nel dipartimento di
dietetica preventiva e sorveglianza nutrizionale dell’ USL di Roma B ho
intrapreso la libera professione, realizzando così il mio sogno da un punto di
vista lavorativo, senza però credere di essere “arrivata”. Anzi. Sono continuamente alla ricerca di
occasioni che possano in qualche modo ampliare le mie conoscenze e la mia
professionalità e per questo motivo dedico volentieri molto del mio tempo libero
a corsi e convegni sul tema dell'alimentazione. E’ proprio vero che nella vita
non si smette mai di studiare.
Dopo aver vissuto nove anni a Roma,
a maggio mi sono trasferita a Milano e attualmente collaboro come biologa
nutrizionista con il centro psico-educativo Ic@ro, a Melegnano (MI).
- Quando e perché hai deciso di aprire
un blog?
L’idea di un blog è nata pochi mesi
fa, in un momento in cui mi sentivo confusa circa il mio futuro. Devo dire che
scrivere e lavorare alla mia pagina personale mi ha aiutata a mettere ordine
nei miei pensieri e a canalizzarli in qualcosa che per me è importante: il mio
lavoro.

Il mio profilo digitale, nasce più
dalla volontà di comunicare con le persone che per il mio lavoro in sé, sebbene
i due aspetti siano strettamente collegati, parliamo pur sempre di sana
alimentazione. Viviamo in un’epoca social e senza dubbio il modo più immediato e
veloce di arrivare a quante più persone possibili è quello di diventare delle
persone digitali. Potenzialmente con un click entri nel quotidiano di
moltissime persone. Nasce dall’intenzione di dare ogni giorno degli spunti che
riguardano il mondo della nutrizione e corretti stili di vita, con leggerezza,
il che non vuol dire essere superficiali a riguardo ma dare delle informazioni
utili senza risultare “pesante”. Alterno così, momenti di “educazione”
alimentare a quelli in cui il cibo è visto come rimedio di bellezza passando a
battute scherzose sulla dieta, video, ricette, ricerche scientifiche e articoli
che parlano di nutrizione. L’intento è quello di variare il più possibile in
modo tale da non annoiare chi mi segue.

Non ti sbagli infatti. E la
questione è piuttosto dibattuta. C’è differenza comunque, sono intanto due
percorsi universitari distinti. Per poter svolgere la professione di
dietista è necessario conseguire una laurea triennale in dietistica. Il biologo nutrizionista invece,
per poter svolgere la professione, deve aver conseguito la laurea di cinque
anni (nuovo ordinamento 3+2) ed essere iscritto nella sez.A dell’Ordine
Nazionale dei Biologi. Io sono una biologa nutrizionista.
Per chiarezza riporto la
legislazione che sancisce la differenza tra le due professioni: “il
biologo nutrizionista, è abilitato all’esercizio della professione ed iscritto
all’Ordine Nazionale dei Biologi. L’iscrizione all’Ordine conferisce il titolo
giuridico per svolgere la professione.
Il
biologo può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre
alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio “benessere”,
quale orientamento nutrizionale finalizzato al miglioramento delle stato di
salute. In tale ambito può suggerire o consigliare integratori alimentari,
stabilendone o indicandone anche le modalità di assunzione.
Il
dietista, profilo professionale dell’area tecnico-sanitaria, individuato dal
D.M. 14 settembre 1994, n. 744, ex art. 6, comma 3 del D.Lgs. 502/92, “svolge
la sua attività professionale in strutture pubbliche o private, in regime di
dipendenza o libero professionale” e, in particolare, in collaborazione con il
medico ai fini della formulazione delle diete su prescrizione medica.”

- Spesso su Giungla-Moderna abbiamo
parlato con chef, food blogger e di cibo in generale. Come ti poni rispetto a
queste figure, le combatti, le affianchi o le appoggi (ovviamente parlando di
cibo di qualità?)
Ben venga la collaborazione tra
figure diverse, fermo restando che si parli di cibo di qualità. Io stessa sono
alla continua ricerca di ricette nuove per evitare la monotonia a tavola, senza
dubbio nemica della nostra salute. Mi piace sperimentare nuovi modi di portare
in tavola il cibo, condividendoli poi con i miei clienti e con chi mi segue
sulla mia pagina. Ma ovviamente non ho le competenze di uno chef o di un food
blogger. “Buon cibo” da un punto di
vista nutrizionale senza dover rinunciare al gusto è la miglior ricetta per
aumentare la compliance a una dieta, quindi perché no a una collaborazione tra
le parti?
- Cosa si intende per cibo di qualità
in una epoca come la nostra dove attraverso la tecnologia riusciamo in qualche
modo ad indirizzare i consumi di un prodotto piuttosto che di un altro (vedi la
pubblicità delle merendine)
Quello
della qualità del cibo che mangiamo è un discorso molto ampio. Ogni giorno
siamo bombardati da pubblicità di una miriade di prodotti alimentari, quindi
diventa fondamentale saper leggere l’etichetta per poterci orientare con più
consapevolezza verso le nostre scelte. Giusto per ricordarlo, è importante:
·
leggere con attenzione gli
ingredienti, che devono essere indicati in ordine decrescente, quindi i primi
ingredienti sono sempre quelli presenti in maggiori quantità, gli additivi
invece sono segnati con un codice ed un numero che ne indica la categoria di
appartenenza;
·
leggere la tabella nutrizionale che
riporta la percentuale e/o peso di: carboidrati, grassi, proteine, Kcal o Kj;
·
verificare la presenza di eventuali
sostanze allergizzanti, in quanto anche piccole quantità possono creare dei
problemi alle persone affette da allergie alimentari.
·
leggere il nome della ditta
produttrice, il paese di origine e se presente il marchio CEE. La qualità è
garantita se il prodotto porta un marchio di denominazione protetta di origine
europea: DOP (Denominazione di Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica
Protetta), STG (Specialità Tradizionale Garantita);
·
rispettare la modalità di
conservazione degli alimenti (freezer -20°C, frigorifero +4°C, temperatura
ambiente circa 20°C, in luogo asciutto, al buio, lontano da fonti di calore e
dall’esposizione diretta dei raggi solari).
Inoltre
è fondamentale osservare le misure
igieniche nella fase di preparazione dei cibi; la nostra salute infatti,
dipende anche dalla conservazione e dalla preparazione degli alimenti. Le
“buone pratiche igieniche” sono semplici regole da seguire ogni giorno in casa
che possono proteggere dalla contaminazione microbica e dalle malattie a
trasmissione alimentare che questa può provocare.
Tornando per finire all’esempio
delle merendine citato nella domanda, bisogna sempre tener presente che molte
pubblicità sono “ingannevoli”, ad esempio, per menzionarne una, merendine con
farina integrale che a leggere bene l’etichetta farina integrale in realtà non
è. Il primo consiglio è dunque quello di leggere bene le etichette, sempre, il
secondo invece è di dedicare, qualora fosse possibile, un po’ di tempo in
cucina; per la prima colazione o la merenda dei nostri bimbi la differenza tra
un dolce fatto in casa e le merendine industriali preconfezionate è abissale.
- Potremmo vivere solo di frutta,
verdura e internet? Tu lo fai?

- Quanto tempo dedichi alla tua pagina
digitale?
Dedico molto tempo alla mia pagina,
senza tuttavia rendermene conto. Mi piace trovare degli spunti sempre nuovi e interessanti
da poter condividere e così passano le ore.
- Un po’ come tutti riceverai dei
commenti positivi e altri negativi, come ti comporti, rispondi personalmente?
Rispondo personalmente ai commenti
che mi vengono fatti.
Ovviamente quelli positivi fanno
piacere e ci fanno sentire pienamente soddisfatti del nostro lavoro in
generale, ma le critiche, se costruttive, sono ancora più utili. Per aggiustare
il tiro, per migliorarci e per essere più vicini alle esigenze di chi ci segue.
Il mio lavoro alla fine è per loro quindi posso solo trarre vantaggio
dall’ascoltare i riscontri, favorevoli o meno che siano.
Per esperienza personale poi, sono
state sempre le critiche da parte di chi mi conosce bene ad avermi fatto fare
dei passi importanti in avanti; quindi le critiche o i commenti negativi non mi
spaventano, anzi.
- Consiglieresti di aprire un blog ad
un tuo potenziale collega?
Si, lo consiglierei. Trovo che sia un
buon modo per essere più vicini ai nostri potenziali clienti/pazienti, per trasmettere delle conoscenze in più sul
vasto mondo dell’alimentazione, nel quale ci si può sentire spaesati, e per
promuovere stili di vita attivi e sani, che prendano come fondamenti essenziali
una corretta alimentazione e tanta tanta attività fisica.
E’ ancora presto per dirlo, la mia
pagina è nata poco più di un mese fa.
Tramite internet vengo contattata
spesso per avere dei consigli personali, ma ovviamente in quel caso mi limito a
dire che se necessitano di un consulto possono prendere un appuntamento per una
visita accurata, che non potrei mai dire o fare nulla senza averli visti di
persona e senza sapere nulla di loro.
La mia pagina nasce con
l’intenzione di dare per quanto possibile una sorta di educazione alimentare,
con parole semplici e con concetti brevi cosicché arrivino in un colpo d’occhio
a chi mi segue, non certo per dare diete online. Diffidate sempre da chi vi
prescrive diete online, senza conoscervi, diete uguali per tutti. Noi non siamo
tutti uguali, va da sé che la dieta deve essere personalizzata, cucita su di
noi come un vestito che ci calza a pennello, deve tener conto della nostra
“storia” personale e familiare.
- Potremmo parlare ancora di mille
cose, bullismo digitale, anoressia, bulimia e tanti altri problemi, vuoi dire
qualcosa agli utenti-lettori di Giungla-Moderna?

Ecco la sua pagina: http://www.facebook.com/biancoangelabiologanutrizionista
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